BROSSURA
LETTURE - STORIE - RICORDI. 32 PAGINE DI FOTO FUORI TESTO
Alla fine degli anni Sessanta e per metà degli Anni Settanta, piazza San Babila, a Milano, diviene la roccaforte dei giovani fascisti. I comunisti, i "rossi" delle varie organizzazioni extraparlamentari (ma non solo), i "cinesi", imperversano in tutta la città. Lo spazio, a chi non è comunista, viene negato: con la violenza. In una piccola sede di corso Monforte della Giovane Italia, tra il 1967 e il 1968, nasce spontanea l'idea di sopravvivenza, la difesa del territorio. Idea che si afferma più che mai nel 1970, quando la sede viene chiusa ed alcuni ragazzi decidono di fermarsi, a tutti i costi, nella "loro" piazza. Considerati soltanto ragazzi e uomini esaltati, sugliardi, violenti e beceri, i Sanbabilini (la maggior parte di loro) non erano così. La violenza era in tutta la città, quotidiana, e loro vi convissero, facendo la loro parte. |