"La mia vita si può riassumere in un incessante tentativo di convincere gli altri". Queste parole, pronunciate da Adolf Hitler nel 1942, quando il nazismo comincia a mostrare le prime crepe, racchiudono il senso e il mistero della sconcertante parabola di un ragazzo di provincia affacciatosi alla politica quasi per caso e trasformatosi in un leader adorato dalle folle. Analizzando i complessi intrecci tra persona e personaggio pubblico e mettendo a confronto le testimonianze delle vittime del suo fascino e dei suoi più accaniti oppositori, Laurence Rees indaga i modi e gli strumenti con cui il Führer ha edificato il proprio mito ed esercitato il suo oscuro carisma fino a diventare una figura messianica dai contorni semidivini, passando dalla retorica dei primi discorsi antisemiti a Monaco fino ai capolavori propagandistici del Mein Kampf e delle pellicole di Leni Riefenstahl.
Attenta lettura critica. |