BROSSURA - TESTO LATINO E ITALIANO
Lo studio dell'eccellenza Donald Sanborn sulla tesi formulata dall'eccellenza Guerard Des Lauriers fu pubblicato nel 1994-1996 negli Stati Uniti con il titolo latino "De Papatu Materiali", sulla rivista "Sacerdotium", rivista destinata principalmente alla formazione del clero e del laicato cattolico integrale.
Lo studio è stato tradotto e pubblicato in italiano lo scorso anno con il titolo di "Papato materiale" (Centro Librario Sodalitium) ed è una tra le trattazioni più organiche del problema dell'autorità pontificia dopo il sedicente "Vaticano II". Come si può rifiutare il "Vaticano II" che pure sembra essere stato confermato da un "papa"? come si può rifiutare la nuova "messa" che sembra essere stata voluta e imposta da un "sovrano pontefice"? Non certo rivangando vecchi pregiudizi gallicani e tradizionalisti come hanno fatto e fanno taluni oppositori al Vaticano II. Il problema è il papa, tutto ruota intorno al papato. Non poteva essere papa chi sanciva le eresie del "Vaticano II", chi promulgava il sedicente "Novus Ordo" (Montini), chi organizza incontri ecumenici, bacia "corani", visita "sinagoghe", insegna abitualmente cose erronee, temerarie, eretiche, malesonanti (Wojtyla). Non si tratta di disubbidire al papa ma di constatare la vacanza della sede apostolica e di agire (agire!!! non solo "frignare") di conseguenza. Quel "magistero" non ha valore, quelle "leggi liturgiche" non hanno valore, quei gesti non sono della chiesa ma solo di alcuni privati che si spacciano per "chiesa". Lo studio di Monsignor Sanborn spiega in che senso e a che titolo la sede apostolica (e di conseguenza le sedi episcopali giù giù sino alle parrocchie) siano vacanti. Lo fa mostrando cosa significhi "gerarchia materiale" rispetto a "gerarchia formale" (cioè gerarchia con autorità), attingendo a vari e provati autori che furono gloria del cattolicesimo romano, primo di tutti il Cajetano (Cardinal Tommaso da Vio o.p.). Certo la situazione non è facile, un cattolico si trova tra la Scilla wojtyliana (l'eresia personalista ed antropocentrica ed il conseguente scisma) e la Cariddi dell'autocefalia (prescindere dal problema del papa, "fare come prima" senza darsi cura delle sorti della chiesa, considerare la situazione come definitiva ed organizzarsi in maniera autonoma rispetto alla chiesa cattolica). Sono due derive egualmente pericolose, due vie larghe e spaziose che conducono a rovinosi disastri. Il testo può spiegare, se letto con attenzione, concetti altrimenti poco comprensibili: la permanenza della gerarchia materiale, come un eletto al papato come monsignor wojtyla possa tornare ad essere il vero papa, "Giovanni Paolo II non è il papa ma allora cos'è, chi è"? |